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Paura del parto (tocofobia): prima del concepimento e durante la gravidanza

Paura ed ansia in gravidanza

Anche se la gravidanza è un avvenimento normale nella vita di una donna adulta e spesso è una evento desiderato, non è raro che la donna sperimenti ansietà per le conseguenze fisiche e psicologiche della maternità. Un po’ di paura ed ansia, entro certi livelli, sono fisiologiche in gravidanza. Tuttavia, in certi casi l’ansia può raggiungere livelli patologici, come nel caso della paura del parto (tocofobia).

La paura del parto, o tocofobia

La paura del parto, chiamata anche “tocofobia”, è uno stato di paura in cui una donna vorrebbe evitare di dover partorire, anche se vuole disperatamente avere un bambino. La paura del parto è strettamente legata alla paura del dolore del travaglio e alla paura della morte. “Se sono primipare, l’aspettativa di un dolore sconosciuto le preoccupa oltre ogni misura e le getta in uno stato di ansia indescrivibile. Se sono già madri, sono terrorizzate dal ricordo del passato e dalle prospettive del futuro”, come affermava Marcé, medico parigino, nella metà del diciannovesimo secolo.

Quanto è frequente la tocofobia?

Analizzando la frequenza della tocofobia, si rileva che la paura patologica del parto colpisce il 6-10% delle gravidanze. Più di un quinto delle donne afferma di provare paura e il 6% delle donne descrive una paura invalidante. Tra le donne che non si trovano in stato interessante, più di una donna su otto afferma che la paura del parto è un motivo sufficiente per posporre o evitare la gravidanza. La tocofobia è più comune e più intensa nelle donne alla prima gravidanza.

Tocofobia primaria, tocofobia secondaria e tocofobia come sintomo di depressione

La tocofobia può essere classificata in tre categorie: tocofobia primaria, presente fin dall’‌adolescenza; tocofobia secondaria, dovuta a un’esperienza negativa in una precedente gravidanza; tocofobia come sintomo di depressione, che fornisce un segnale dell’esistenza di una depressione prenatale.

Tocofobia primaria

Nei casi di tocofobia primaria, sebbene le relazioni sessuali siano in genere normali, si rileva un uso scrupoloso dei contraccettivi; talvolta vengono utilizzati diversi metodi anticoncezionali contemporaneamente. In alcuni casi la paura del parto non impedisce comunque di programmare la gravidanza, specialmente se la donna ha un forte desiderio di diventare madre e vede tale ruolo come la ragione principale della sua vita.

Tocofobia secondaria

La tocofobia secondaria si presenta specialmente dopo un parto traumatico, dopo aver sperimentato forti dolori e lacerazioni perineali, dopo aver creduto di morire durante il parto o aver creduto che il bambino fosse morto. Tuttavia, la tocofobia secondaria si manifesta talvolta anche in seguito a un parto che si è svolto normalmente o dopo un aborto (spontaneo o volontario). Spesso nei casi di tocofobia secondaria il dilemma della donna è dovuto al fatto che da una parte ritiene che la famiglia sia ancora incompleta e dall’altra è terrorizzata al pensiero di dover affrontare un altro parto. Alcune donne sono così traumatizzate che evitano di rimanere incinte anche se desiderano disperatamente avere un bambino; può anche capitare che scelgano di abortire piuttosto che affrontare un’ulteriore gravidanza o che si sentano sollevate in caso di aborto spontaneo.

Tocofobia come sintomo di depressione

Sebbene la depressione sia spesso ritenuta un problema che riguarda le madri dopo il parto, è altrettanto comune prima del parto. La depressione prenatale è collegata con minori attenzioni alla salute da parte della futura madre (con un ridotto numero di visite ginecologiche e con abuso di sostanze) ed è associata anche a parto pretermine e basso peso del neonato alla nascita. La depressione prenatale è inoltre un fattore di rischio per la depressione postnatale (che può comportare il rifiuto del bambino, la rottura dell’unione familiare, il compimento di atti masochistici e il suicidio da parte della madre).